Acqua: un bene così prezioso e così importante, eppure così raro qui in Germania.
Dall'esperienza diretta nei vari Paesi dove ho vissuto, potrei dire 'Paese che vai, acqua che trovi'. In Italia, quando ero piccola, la trovavi gratis e fresca (e anche gelata!) nelle fontane di montagna o gratis e magari in estate non molto fredda nelle fontane di città. Ora te la fanno pagare cara se la chiedi in un bar.
In Giappone te la danno anche se non la vuoi (ma solo ghiacciata!), in ogni ristorante o café dove ti fermi a mangiare. Anche quando la compri in bottigliette di plastica, ti guardano come fossi un alieno se la chieda a temperatura ambiente: per loro, in qualsiasi stagione dell'anno, l'acqua si beve solo ghiacciata!
In Inghilterra te la offrono con dentro il limone, per dargli un po' di sapore, ma se la cerchi in un supermercato la trovi nelle bottigliette di plastica sia fredda che a temperatura ambiente.
In Germania, la trovi solo gassata! Se la chiedi in un ristorante, senza domandarti nulla, te la danno in automatico gassata. E se la cerchi in un supermercato, anche lì rischi di trovarla solo gassata, come e' successo a me appena arrivata qui.
Ma passiamo a parlare delle bevande negli asili. In Italia ed in Giappone non so come funzioni, ma per esperienza diretta so che in Inghilterra i bambini tendono a bere molto i succhi. Ai playgroup offrono sempre succhi di frutta concentrati diluiti nell'acqua. Negli asili cercano di offrire delle bevande più salutari ed in genere la maggior parte offre acqua e latte. Momo, nell'asilo montessoriano che frequentava in Inghilterra, aveva accesso continuo a latte fresco e acqua fresca, entrambi disponibili in una brocca su un tavolino dove il bambino può andare a servirsi quando vuole.
All'asilo attuale di Momo e Lily, qui in un paesino fuori Monaco, non offrono acqua! Seguendo un po' lo stile montessoriano hanno una brocca su un tavolo disponibile per ogni bambino che volesse bere, ma nella brocca c'è un succo di frutta. Quando ho detto alla maestra che le mie figlie bevono solo acqua, lei mi ha risposto che ogni tanto mettono sul tavolino anche acqua frizzante. Beh, il commento di Momo quando è stata costretta ad assaggiare l'acqua frizzante, perché suo padre, non sapendo che Germania danno acqua frizzante quando si chiede acqua nei ristoranti, e' stato (con una faccia un po' schifata) "Mamma, ma l'acqua qua in Germania non è buona!" e Lilia "Mamma, non mi piace l'acqua tetesca!"
Quindi, se voglio che le mie figlie bevano, devono avere dell'acqua naturale, non frizzante, a loro disposizione. Per non costringere l'asilo a cambiare le sue abitudini solo per le mie figlie (le uniche straniere), mi presento il primo giorno d'asilo con una bella bottiglia rosa ciascuna piena di acqua del rubinetto a temperatura ambiente filtrata dalla caraffa con filtro della Brita, come siamo abituati a berla a casa nostra, sia noi adulti che le mie figlie, da quando sono nate. Entrambe Momo e Lily hanno sempre bevuto molta acqua e, a casa, hanno una loro mini brocca personale sul loro tavolino alla quale possono accedere in qualsiasi momento della giornata (in stile Montessori).
La maestra vede le loro bottiglie e mi suggerisce di lasciarle a casa la prossima volta. Senza fare troppe domande, chiedo allora di mettere gentilmente a disposizione delle mie figlie dell'acqua naturale non gassata. La maestra mi spiega che hanno in classe un rubinetto (ad altezza adulto) dove possono prendere l'acqua da offrire alle mie figlie, basta che la chiedano. Io rimango un po' perplessa e mi chiedo come Momo e Lily possano chiedere l'acqua ad una maestra che parla solo tedesco in un asilo nuovo in un Paese nuovo. Dovrei far imparare loro la frasetta "Wasser, bitte." (Acqua, per favore) e sperare che la memorizzino dall'oggi al domani. Ma anche a ridurre la memorizzazione a "Wasser", le mie figlie dovranno, sempre dall'oggi al domani, superare la loro timidezza, tipica di alcuni bambini in ambienti non familiari, e andare a parlare con la maestra, quando io non ci sono, attirare la sua attenzione e dire in modo chiaro e comprensibile "Wasser".
Quel pomeriggio a casa, non molto convinta dei risultati, spiego a Momo e Lily che in tedesco 'acqua' si dice 'Wasser' e che se vogliono acqua all'asilo devono dire questa parolina alla maestra. Già che ci sono insegno loro anche la parola 'Toilette' in modo che possano chiedere di andare al bagno quando ne hanno bisogno.
La prima settimana, per via dell'inserimento, io sono sempre presente in un angolino della classe e le bimbe, soprattutto Lily vengono da me quando hanno sete per chiedermi un po' d'acqua. Io la offro loro e ribadisco che, se ne hanno bisogno quando non ci sono, possono sempre chiederla alla maestra. Provo anche a dir loro di chiederla alla maestra, ma mi rispondono di chiedergliela io. Mi confessano anche di non saperlo dire in tedesco e, dopo aver chiesto conferma alla maestra, le rassicuro dicendo che possono anche chiederla in inglese o addirittura (in particolare per Lily) anche in italiano.
Niente! Le mie figlie all'asilo non bevono acqua quando io non sono presente. Propongo alla maestra di mettere una brocca di acqua sul tavolino, di fianco a quella del succo. Lei dice che li farà, ma non lo fa. Ne parlo gentilmente con la direttrice spiegando che magari Momo beve anche il succo, visto che le piace e che a casa non lo può bere se non in occasioni speciali, ma Lily anche se lo beve, ne beve un sorsetto, ma poi ha sete di acqua. Mi rassicura che ne parlerà con la maestra, ma i giorni passano e le mie figlie a 3 settimane dall'inizio dell'asilo ancora non hanno accesso a della semplice acqua.
All'asilo i vostri figli hanno accesso all'acqua? Voi come vi comportereste in una situazione simile?