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Thursday 4 April 2013

Marco Polo ed il tema della morte

Ci sono tanti tipi di genitori: quelli che non leggono libri ai figli, ma magari raccontano loro storie a voce, quelli che leggono fiabe classiche e quelli che raccontano fiabe moderne; ci sono genitori che variano e magari fanno una o più cose di quelle sopra scritte. Io, quando ho avuto le mie figlie, mi sono sempre chiesta cosa leggere loro la sera prima di andare a dormire.
Sinceramente parlando, non mi è mai piaciuto leggere loro storie che facessero paura (tipo le storie della Disney) o che dessero loro immagini negative di cose/persone o animali. Nella mia ricerca sul cosa mi piacerebbe leggere loro sono stata ispirata da ciò che ho imparato dal corso per diventare maestra d'asilo montessoriano ed ho imparato che i bambini sotto i tre anni non distinguono la differenza tra realtà e finzione. Secondo questa teoria, se io racconto una favola alle mie figlie quando ancora sono sotto i tre anni, loro penseranno che sia una storia vera e che siano veri anche i personaggi della storia, cosa che non vorrei che succedesse.
Allora ho pensato, "Perché non raccontare loro storie vere, allora?". E così ho fatto. Quando la mia figlia, che ora ha 4 anni e mezzo (ma lo faccio da ormai un anno), mi chiede di raccontare una storia, io le racconto una storia vera. Quindi abbiamo il repertorio che tratta di geografia, astronomia, storia etc. Per esempio abbiamo la storia dell'Australia, nella quale racconto del mio viaggio in Australia, del Giappone, delle lingue (un bimbo qualunque che viaggia in giro per il mondo e viene a contatto di varie lingue e culture), la storia delle costellazioni (dove si imparano i nomi di stelle e costellazioni) e varie altre, a seconda del momento e dell'interesse di chi sta ascoltando la mia storia.
Momo adora questi tipi di storie e me le richiede in più occasioni, mentre altre volte me ne chiede di nuove, ma dello stesso genere.
L'altra sera mi ha chiesto una nuova storia e le ho proposto quella di Marco Polo per la prima volta. Le è piaciuta molto e mi ha fatto anche mille domande, come al solito. Poi, in qualche modo, ha cominciato a fare domande sulla morte (mi pare mi avesse chiesto se Marco Polo era ancora vivo e perché fosse morto) e così siamo finite a parlare del tema della morte. Mi ha anche chiesto se muoiono tutti prima o poi e se morirò anche io ed anche lei. Io poi le ho anche detto che cercherò di proteggerla, finché posso, per far sì che muoia quando è anziana e non prima (mi aveva anche già chiesto in quali modi si può morire). A quel punto, dopo un breve silenzio di riflessione, lei mi chiede: "E a te chi ti protegge?" Ed io: "Eh sì, a me chi mi protegge?" E lei "Ti proteggo io!" con un enorme sorriso. "Mi proteggi tu? Grazie allora!" E si è addormentata mentre mi abbracciava soddisfatta.

1 comment:

  1. dolce momo... io invece racconto spesso le fiabe classiche prima di andare a dormire, da quel che so io l'importante e' che siano ambientate nel passato e che abbiano un lieto fine. Per quanto riguarda la morte, il consiglio che mi fu dato dalla psicologa del corso post parto, era quello di dire di non pensarci adesso che tanto quando avverra' sara' passato cosi tanto tempo che non si ricorderanno piu' di questi momenti, cioe' far capire loro che si, avverra', ma che ora non deve essere una loro preoccupazione... Inoltre, a difesa delle storie classiche, sappi che insegnano ai bambini perche' loro si immedesimano nel personaggio, per esempio hansel e gretel serve per la paura della separazione...

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